“Quanti non riconoscono i poveri tradiscono l’insegnamento di Gesù e non possono essere suoi discepoli”. Lo scrive il Papa, nel Messaggio per la quinta Giornata mondiale dei poveri, in cui riporta l’interpretazione di Origine del brano evangelico in cui una donna, a Betania, versa sul capo con di Gesù un vaso di alabastro pieno di profumo molto prezioso: “Se adesso c’è ancora qualcuno che ha la borsa della Chiesa e parla a favore dei poveri come Giuda, ma poi si prende quello che mettono dentro, abbia allora la sua parte insieme a Giuda”. “Gesù sa che la sua morte è vicina e vede in quel gesto l’anticipo dell’unzione del suo corpo senza vita prima di essere posto nel sepolcro”, commenta Francesco: Gesù ricorda ai commensali che “il primo povero è Lui, il più povero tra i poveri perché li rappresenta tutti. Ed è anche a nome dei poveri, delle persone sole, emarginate e discriminate che il Figlio di Dio accetta il gesto di quella donna”, che “con la sua sensibilità femminile, mostra di essere l’unica a comprendere lo stato d’animo del Signore”.