“Questo vertice si è svolto nel pieno della pandemia ma dall’accordo non sembra che stiamo affrontando una serie di emergenze interconnesse. A partire dall’ultima riunione del G7 di due anni fa, le vite dei bambini sono state travolte dal Covid-19. Ora, invece di un piano per riportarli in sicurezza a scuola, abbiamo un piano educativo senza abbastanza soldi per sostenerlo. Invece di un piano finanziato per vaccinare il mondo entro la fine del 2022, abbiamo ottenuto un accordo condiviso per distribuire un milione di dosi con letteralmente un anno di ritardo”. Lo ha dichiarato Kirsty McNeill, direttore esecutivo Policy e Campagne di Save the Children e portavoce della coalizione Crack the Crises, a proposito del G7, che si è svolto in Cornovaglia.
In vista del G20 e della Cop 26 del prossimo autunno, conclude McNeill, “i Paesi più potenti del mondo devono darsi da fare. Questo sarebbe dovuto essere il primo grande vertice della ripresa, ma non lo è stato. C’è ancora molto altro da fare per rendere il 2021 un anno di vero cambiamento per i bambini”.