Partiranno lunedì alle 10.30 in piazza Maggiore a Bologna, alla volta di Firenze, alcuni dei ragazzi impegnati nel cammino di liberazione dalle dipendenze proposto dalla Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23). Lottano contro droga, alcool e gioco d’azzardo nella comunità terapeutica di Castel Maggiore (Bologna). Li accompagneranno gli operatori e qualche familiare: in tutto una decina i pellegrini che raggiungeranno piazza della Signoria domenica 20 giugno, lungo la Via degli Dei. Con loro Fabio Bernasconi, responsabile della struttura: “Il percorso metterà insieme la fatica del cammino con la bellezza dello stare insieme e della scoperta dei luoghi”.
Percorreranno 130 chilometri nella natura dell’Appennino tosco-emiliano; il cammino segnerà il percorso di avvicinamento alla Giornata internazionale contro l’abuso ed il traffico di droga del 26 giugno, che l’associazione celebrerà quel giorno a Rimini con la Festa dell’interdipendenza e del riconoscimento.
La comunità terapeutica della Comunità Papa Giovanni XXIII a Castel Maggiore è dedicata a San Giuseppe, cui Papa Francesco ha affidato il 2021; lo ricorda il presidente dell’associazione Giovanni Paolo Ramonda: “Le dipendenze ci ancorano ai nostri pensieri. A San Giuseppe invece un angelo appariva in sogno e diceva di non avere paura, di partire, di mettersi in cammino”.
Il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, ha affidato il suo augurio ad un video messaggio: “La droga spegne l’anima e si insinua poco alla volta, come è successo, senza che ce ne accorgessimo, con la pandemia del Covid-19. All’inizio sembrava un niente, poi abbiamo visto quanta sofferenza ha portato e quanta vita si è presa. Voi invece coltivate un sogno, raccontatelo alle persone che incontrate lungo il cammino e testimoniate con passione che dalle dipendenze ci si può liberare”. Un raccomandazione per il ritorno è arrivata dal comico Giuseppe Giacobazzi.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto nel 1980 la prima comunità terapeutica per il recupero delle persone con dipendenze patologiche. Oggi ne gestisce 34 22 in Italia e 12 all’estero — in cui sono accolte oltre 300 persone.