“La Pira è stato un sindaco che delle attese della povera gente ha fatto il perno centrale del suo programma amministrativo, il tutto incarnato nella testimonianza della sua fede, che lo portava ad avere una visione cristiana dell’economia e della politica”. Lo dice Francesco Garofalo, presidente del centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano all’Jonio, nel 70° anniversario della sua elezione a sindaco di Firenze, avvenuta l’11 giugno 1951. “Nel suo primo messaggio – ricorda Garofalo –, ebbe a dire che il suo primo impegno era ‘avere cura della città di Firenze, avere cura dei problemi più fondamentali, più elementari e più urgenti perché ogni famiglia abbia il pane e il lavoro’”. Parole, secondo Garofalo, di “grande attualità” e che “risuonano in ogni parte, nel quadro del contesto attuale, segnato dalla pandemia e della crisi economica e sociale che investe ogni settore”. Nelle parole del presidente del Centro studi, la consapevolezza che “al centro della sua azione prima di tutto le persone, con i lori bisogni”. “Il modo di affrontare i problemi e l’attenzione che egli aveva nei confronti delle difficoltà umane siano un modello che la politica attuale deve prendere ad esempio. Oggi più che mai – auspica –, occorre riscoprire questi padri della patria, il cui pensiero è un patrimonio di tutti i cittadini italiani, necessario per affrontare in maniera sempre più efficace le problematicità di oggi per essere più vicini alle nuove ‘attese della povera gente’”.