Ci sono almeno due bambini, di 3 e 11 anni, tra le vittime di in un’ondata di attacchi aerei e bombardamenti avvenuti oggi a Iblin, località alla periferia della città di Idlib, in Siria nordoccidentale. A confermarlo è una nota diffusa da Save the Children. Anche grazie a quanto riferito dai suoi partner, l’Ong denuncia che diverse persone sono rimaste ferite, tra cui bambini. La segnalazione è avvenuta dopo che attacchi aerei e di artiglieria hanno continuato a colpire diverse città nell’area del monte Zawiya.
“È scandaloso che bambini e civili innocenti debbano essere le vittime dell’ennesima violazione del cessate il fuoco nel nord-ovest della Siria”, ha dichiarato Sonia Khush, responsabile della risposta in Siria di Save the Children, aggiungendo che “questa mattina una madre e suo figlio sono stati svegliati dai bombardamenti e sono stati uccisi nella loro casa”.
“Solo ieri era stata colpita una scuola gestita da uno dei nostri partner in un campo profughi di Idlib, danneggiando una tenda che era uno spazio sicuro per decine di bambini”, prosegue Khush. “La vita, le case e i luoghi d’istruzione dei bambini sono spesso il primo obiettivo nei conflitti. Tutte le parti in conflitto – l’appello di Save the Children – devono aderire completamente al cessate il fuoco concordato lo scorso anno per proteggere bambini e civili. Sono gravi violazioni commesse contro innocenti e tutto questo deve finire”.