“La rigidità è un po’ la moda oggi, ed è una delle manifestazioni del clericalismo, che è una perversione del sacerdozio”. A ribadirlo, a braccio, è stato il Papa, ricevendo in udienza la comunità del Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI”. “La rigidità è una delle manifestazioni del clericalismo”, ha ripetuto Francesco: “Quando trovo un seminarista o un giovane sacerdote rigido, succede qualcosa di brutto dentro. Dietro ogni rigidità c’è un problema grave, perché la rigidità manca di umanità”. “E niente clericalismo”, il monito ancora una volta a braccio. Il seminario, ha detto il Papa ai presenti, “non deve allontanarvi dalla realtà, dai pericoli e tanto meno dagli altri ma, al contrario, farvi diventare più prossimi a Dio e ai fratelli. Tra le mura del seminario dilatate i confini del cuore, estendeteli a tutto il mondo, appassionatevi di ciò che avvicina, che apre, che fa incontrare. “Diffidate delle esperienze che portano a sterili intimismi, degli spiritualismi appaganti, che sembrano dare consolazione e invece portano a chiusure e rigidità. I rigidi finiscono al ritualismo, sempre”.