La campagna di vaccinazione anti Covid-19 ha scontato ritardi dovuti alla disponibilità delle dosi dei vaccini; fino al 7 giugno 2021 sono stati somministrati oltre 38 milioni di dosi; 13 milioni le persone vaccinate, delle quali il 21% ha completato il ciclo vaccinale. Lo rivela il “Rapporto Osservasalute 2020. Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle Regioni italiane”, giunto alla XVIII edizione e presentato questa mattina, per il secondo anno consecutivo in remoto. Secondo il report sono complessivamente buone le performance regionali rispetto alla percentuale di somministrazione dei vaccini in relazione alle dosi disponibili: quasi il 91% a livello nazionale. Umbria, Lombardia e Marche con il 93% le regioni più virtuose; Sardegna (84%), Provincia autonoma di Trento, Lazio e Valle d’Aosta (88%) quelle con la quota più bassa.
Con riferimento alla gestione della pandemia, da febbraio 2020 ad oggi, nella gestione dei contagiati e dei malati le regioni hanno adottato comportamenti diversi. Lazio e Sicilia, due regioni con prevalenza di contagi più bassa rispetto alla media, hanno fatto più ricorso all’ospedalizzazione; al contrario il Veneto, una delle zone maggiormente colpite, ha gestito più di ogni altra i pazienti a domicilio. E per quanto riguarda l’impatto del Covid sull’economia, il report riferisce che “nel 2020 il Pil è diminuito del 5,1% rispetto al 2019”. Maggiormente colpiti i settori legati al turismo e alla cultura che hanno subito una riduzione del 19% rispetto all’anno precedente.