In Italia, dall’inizio dell’epidemia con evidenza di trasmissione (20 febbraio 2020) fino al 30 aprile 2021 sono stati segnalati al Sistema di sorveglianza integrato 4.035.367 casi positivi di Covid-19 diagnosticati dai Laboratori di riferimento regionale, di cui 1.867.940 nei primi 4 mesi del 2021, il 46% del totale. Sempre dall’inizio dell’epidemia, nel Sistema di sorveglianza nazionale integrato Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità, sono stati registrati 120.628 decessi di persone positive al Covid-19 con data di evento entro il 30 aprile 2020. È quanto si legge nel sesto Rapporto sull’“Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” diffuso oggi da Istituto nazionale di statistica (Istat) e Istituto superiore di sanità (Iss).
Stando ai dati diffusi, rispetto al 2020 si è verifica nel primo quadrimestre 2021 un ulteriore calo in termini percentuali dei contagi registrati nella popolazione molto anziana (80 anni e più) e un abbassamento dell’età dei casi segnalati. “Questo – viene spiegato – è un segnale di come la campagna di vaccinazione, le raccomandazioni e la prevenzione messa in atto abbiano dato esiti positivi nel ridurre la trasmissione di malattia nella fascia anziana della popolazione, ma è anche una conseguenza dell’aumentata capacità diagnostica e delle attività di contact tracing che hanno facilitato l’identificazione di casi tra la popolazione più giovane, più frequentemente paucisintomatici o asintomatici”.