Sentenza ex Ilva: Deandri (Anmil), “restituisce giustizia e rispetto alle vittime del lavoro”

“Quella della Corte d’Assise di Taranto è una sentenza importante che, a distanza di anni, finalmente riconosce le responsabilità di chi, per perseguire unicamente i propri interessi economici, ha causato un disastro ambientale che ha determinato un gravissimo pericolo per la salute pubblica, cagionando eventi di malattia e morte per lavoratori e cittadini”. È quanto dichiara il vice presidente nazionale dell’Anmil Emidio Deandri di Taranto, nell’apprendere la sentenza della Corte d’Assise tarantina sul processo “Ambiente Svenduto” sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico di cui l’Anmil si è costituita parte civile. “Siamo orgogliosi, dunque, di aver lottato come sempre al fianco delle vittime e di aver ottenuto giustizia attraverso una decisione che condanna ancora una volta grandi imprenditori per non aver rispettato le regole di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali”. Dunque, “la sentenza della Corte d’assise di Taranto restituisce giustizia e rispetto alle vittime del lavoro”.

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