Rosario Livatino: Elena Valdetara Canale (miracolata), “domani gli chiederò di aiutarci a non avere paura in questo momento buio”

Rosario Livatino “ha percorso nella sua breve vita una distanza enorme; un cammino che una persona normale non riuscirebbe a percorrere neanche in 100 anni. Noi, che siamo più lenti, prendiamo da lui il coraggio, la consapevolezza di poter fare, nel nostro piccolo, qualcosa di buono per lasciare qualche segno di bene in questo mondo”. Così, alla vigilia della beatificazione del giovane magistrato ucciso dalla mafia, parla in un’intervista al Sir Elena Valdetara Canale, protagonista di uno dei due presunti miracoli attribuiti alla sua intercessione. Domani Elena seguirà la cerimonia nella cattedrale di Agrigento in diretta su Raiuno: “Sono felice di poter partecipare, anche se a distanza, e sono sicura che potrà raggiungere l’animo di tante persone. Lo spirito non conosce confini di spazio o di tempo. Quel giorno saremo tutti un’unica famiglia”. Che cosa gli chiederà? “Di venirmi incontro quando il Signore, dopo il Purgatorio, mi riterrà degna di entrare in Paradiso. Vorrei poterlo abbracciare insieme a Cecilia e a Simona. In questi anni l’ho spesso pregato, quando loro fossero giunte in paradiso, di accoglierle con un abbraccio. Nello stesso tempo gli chiederò di invocare la protezione di Gesù e di Sua Madre su tutti noi, il loro sostegno in questo momento buio. Gli chiederò che ci aiuti a non avere paura. Come ci esortò San Giovanni Paolo II (nell’omelia della messa di inizio pontificato il 22 ottobre 1978, ndr): ‘Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!’”. “Ora – conclude – Rosario non appartiene più solo alla sua terra ma è di tutti noi, del mondo intero”.

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