Regno Unito: Davis (Un. Birmingham) al Sir, “partiti deboli, Paese diviso che rischia di spezzarsi”

“La vittoria dei conservatori alle elezioni avrà una vita breve perché anche questo partito, come quello laburista che ha perso, è molto diviso”: così Francis Davies, cattolico, politologo famoso, ex consulente di Gordon Brown, David Cameron e Theresa May e docente all’Università di Birmingham commenta il risultato delle elezioni britanniche. “Molti tra i Tories non amano il programma del premier Boris Johnson che prevede iniezioni di denaro pubblico nelle zone povere del nord dove si trovano i suoi nuovi elettori. Il partito conservatore da sempre è il partito di scarse tasse e scarse spese ed è anche molto liberale in materia di divorzio e di immigrazione. Con la conquista dei seggi del nord il programma Tory deve cambiare perché questi nuovi elettori sono conservatori dal punto di vista sociale, patriottici, attaccati alla famiglia”. “Altrettante divisioni esistono nei laburisti che rappresentano, ormai le classi intellettuali e non più quelle operaie”, spiega ancora l’esperto. “La crisi dei due partiti principali è la crisi del Paese dove si sono indebolite le istituzioni che tenevano insieme la società, come la Chiesa”. “L’altra tendenza preoccupante è l’emergere di un forte nazionalismo inglese che non ne vuole sapere di scozzesi, gallesi e irlandesi”, conclude il professor Davies. “Con la leader nazionalista scozzese che promette un secondo referendum sull’indipendenza il Regno Unito rischia di spezzarsi”.

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