Su 249mila donne che nel corso del 2020 hanno perso il lavoro, ben 96mila sono mamme con figli minori. Tra di loro, 4 su 5 hanno figli con meno di cinque anni: sono quelle mamme che a causa della necessità di seguire i bambini più piccoli, hanno dovuto rinunciare al lavoro o ne sono state espulse. La quasi totalità – 90mila su 96mila – erano già occupate part-time prima della pandemia. Sono i dati che emergono dal rapporto “Le equilibriste: la maternità in Italia 2021” di Save the children, in vista della Festa della mamma che si celebra il 9 maggio. Le mamme con figli minorenni in Italia sono poco più di 6 milioni e nell’anno della pandemia molte di loro sono state penalizzate nel mercato del lavoro, a causa del carico di lavoro domestico e di cura che hanno dovuto sostenere durante i periodi di chiusura dei servizi per l’infanzia e delle scuole. In Italia, evidenzia il rapporto, le donne che scelgono di diventare madri detengono anche il primato delle più anziane d’Europa alla nascita del primo figlio (32,2 anni contro una media di mamme in Ue di 29,4). E soprattutto fanno sempre meno figli: le nascite hanno registrato una ulteriore flessione, meno 16mila nel 2020 (-3,8% rispetto all’anno precedente). Un’eccezione è quella della Provincia autonoma di Bolzano, in testa per tasso di natalità (9,6 nati per mille abitanti), mentre la Sardegna registra il tasso più basso (5,1 nati per mille abitanti). “La diffusione del Covid-19 – rileva Save the children – ha sorpreso un’Italia già lenta nel sostegno alla genitorialità e alle mamme in particolare”. Durante la pandemia, il governo è intervenuto con i decreti Cura Italia e Rilancio (e successivamente il Dl 30/2021) a sostegno dei genitori lavoratori: nel 2020 le domande accolte per il bonus baby-sitting sono state 1.078.173, da parte di 720mila richiedenti (era necessario presentare una diversa domanda per ogni figlio), per un totale degli importi di quasi 1 miliardo di euro. La maggior parte delle domande è stata presentata da mamme: il 70% nel settore privato/autonomo e il 61% nel pubblico. Per il congedo straordinario, le donne che hanno fatto richiesta sono state quasi 4 su 5, il 78% dei richiedenti .