Scende il numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (5 Regioni/Province autonome contro le 8 della settimana precedente). Lo rivela il report del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute con riferimento al periodo 26 aprile-2 maggio e dati aggiornati al 5 maggio. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sotto la critica (27%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.748 (27 aprile) a 2.423 (4 maggio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (29%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 20.312 (27 aprile) a 18.176 (4 maggio). Soltanto una Regione (Calabria) riporta una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte.
Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (24.397 vs 27.561 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (38,6% vs 38,3% la scorsa settimana). Scende, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,3% vs 38,7%). Infine, il 23,1% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.
Tuttavia, si legge nelle conclusioni, “la ormai prevalente circolazione in Italia della variante B.1.1.7 (nota come variante inglese) e la presenza di altre varianti che possono eludere parzialmente la risposta immunitaria, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell’epidemia”.