La scuola d’estate è un ponte di progetti diretti “verso l’anno prossimo” perché per recuperare “servono anni”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto oggi al convegno online “Con i giovani protagonisti nella storia per la ripartenza”, promosso fino a domani dalla diocesi di Teramo-Atri in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo. Oggi, ha sottolineato il ministro, occorre “un impegno collettivo per riproporre la scuola al centro dello sviluppo e della crescita del Paese insieme a tutte le forze sociali” perché la scuola ne è “il motore”. “Il Patto che stiamo scrivendo con le forze sociali – ha spiegato Bianchi – è un Patto di impegno reciproco per cogliere l’idea di un Paese che ritrova nella sua scuola il motore dello sviluppo”. Questo è assolutamente fondante”. Durante il convegno è stata presentata una ricerca su una possibile declinazione nella Regione Abruzzo del Patto educativo globale proposto da papa Francesco. “Il lavoro che state facendo in Abruzzo – ha commentato Bianchi – diventa rilevante per tutto il Paese. Diffondete la metodologia” affinché questo lavoro “diventi un modello esportabile per tutto il Paese”. La scuola, ha concluso, deve “riporre i giovani al centro della ripartenza” attraverso il ruolo di insegnanti che non siano solo “trasmissori di conoscenza”, “ma adulti di riferimento” per gli alunni.
La seconda parte del convengo si svolgerà domani mattina al santuario di S. Gabriele a Isola del Gran Sasso. A conclusione si terrà il Giubileo degli adolescenti e dei cresimandi.