“C’è un contributo importante che i cattolici possono dare al Next Generation Eu ed è quello che riguarda l’informazione, la consapevolezza”. Lo spiega Sergio Gatti, direttore generale Federcasse e vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, nell’ultimo video-approfondimento dedicato ai temi al centro della Settimana sociale di Taranto. “C’è la necessità di impegnarsi su questo fronte nei gruppi, nelle scuole, nelle associazioni”, sottolinea Gatti per il quale, ad esempio, “è importante conoscere i sette criteri con cui l’Europa valuterà il Next Generation dell’Italia e degli altri Paesi membri: l’aderenza alle raccomandazione del semestre europeo, il contributo alla transizione verde e digitale, l’effetto duraturo, il contributo alla crescita e alla creazione di lavoro, il costo ragionevole, la coerenza dell’insieme dei progetti, l’adozione di metodi di lavoro che assicurino la realizzazione”.
Tre di questi – transizione verde e digitale, lavoro e metodo di lavoro, cioè capacità organizzativa e di monitoraggio – si ritrovano nell’Instrumentum Laboris della Settimana sociale di Taranto. “Per andare nella direzione del pianeta che vogliamo – si legge infatti nel documento al n. 29 – occorre dunque un progetto ambizioso che, da un lato, punti a modificare le strutture di peccato che ne impediscono la realizzazione e, dall’altro, realizzi un piano pluriennale di investimenti capace di riorganizzare il ‘cosa’, il ‘come’, il ‘chi’ della nostra economia”. Questo, conclude Gatti, è “l’atteggiamento giusto da assumere nei confronti della sfida, che non è delegabile a chi ha responsabilità apicali”.