La decisione dell’amministrazione Usa di sostenere la sospensione dei diritti di proprietà intellettuale delle Big Pharma sui vaccini anti-Covid è “un primo e coraggioso passo, che la società civile internazionale richiede ormai da mesi, per poter aumentare la fornitura globale di dosi e porre così fine alla pandemia. Adesso però tocca ad Unione europea e Italia prendere una posizione decisa e netta che vada nella stessa direzione”. Così Oxfam ed Emergency, membri della People’s vaccine alliance, a commento del passo di portata storica compiuto ieri sera dal Presidente Biden, che finalmente ha dato ascolto alla voce di oltre 100 Paesi in via di sviluppo, guidati da India e Sud Africa, che oggi sono piegati dalla pandemia, e alle richieste più volte avanzate nell’ultimo anno dalle organizzazioni umanitarie e della società civile, infermieri, medici, premi Nobel, ex capi di stato e di governo, artisti, economisti, attivisti e più di due milioni di persone da tutto il mondo. “Adesso – sottolineano – è cruciale resistere alle pressioni delle Big Pharma e lavorare per la condivisione del kow-how necessario ad estendere la produzione dei vaccini”. Allentare i monopoli che le aziende farmaceutiche hanno su questi vaccini è un primo passo fondamentale verso l’incremento della produzione che faciliterebbe il raggiungimento dell’immunizzazione su scala globale, permettendo quindi anche agli Stati Uniti e all’Unione europea di uscire dalla crisi sanitaria. Da qui l’appello urgente ai leader europei, in primis al presidente Draghi e alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen – che in queste ore si è detta disponibile a discutere la proposta di sospensione sui brevetti – a stringere i tempi e passare dalle parole ai fatti, prima che sia troppo tardi.