San Francesco d’Assisi: quest’anno la Sardegna offrirà l’olio. I vescovi, “rendere sempre visibile e irradiante la nostra fede”

“L’impegno a offrire il buon olio della nostra terra per alimentare la lampada votiva sia segno di una preghiera costante a san Francesco, ma anche dell’impegno a rendere sempre visibile e irradiante la nostra fede”. Lo scrivono i vescovi della Sardegna nel loro messaggio per la tradizionale offerta dell’olio, il 3 e il 4 ottobre, per alimentare la lampada che arde ad Assisi dinanzi alla tomba del patrono d’Italia.
I presuli anzitutto ricordano che “la Sardegna, secondo alcune testimonianze, ha accolto la presenza dei figli di san Francesco quando il Poverello era ancora in vita, ospitando all’inizio piccole fraternità francescane che rapidamente hanno diffuso nell’isola la spiritualità del Santo di Assisi, suscitando testimonianze di santità che hanno coinvolto religiosi e laici”. Poi, dalle parole dei vescovi traspare la sua attualità “nonostante la distanza storica che ci separa da san Francesco”. “Egli è ancora un santo attuale, un modello di riferimento a cui guardare oggi, come ci ha ricordato più volte Papa Francesco”. Quindi, l’attenzione ai “grandi temi che occupano la riflessione attuale”: dalla cura della casa comune e il rispetto della creazione, all’attenzione ai poveri e alle persone bisognose di cure; da un’economia sostenibile e inclusiva al dialogo con altre religioni impostato sul rispetto e la fratellanza. “Sono ispirati dalla vita e dalle parole del Poverello di Assisi, senza dimenticare che abbiamo bisogno di ricominciare, col suo aiuto di patrono, ad amare, ascoltare, onorare, adorare e cantare Dio, vedendolo e servendolo in ogni persona ‘cun grande umilitate'”.

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