Ci sono tre “lezioni molto preziose” che la pandemia ci lascia e “a cui possiamo attingere per affrontare le sfide che ci attendono”: Rik Daems, presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riflette sul presente, tra il 72° anniversario della fondazione del Consiglio d’Europa (5 maggio) e la Giornata dell’Europa (9 maggio). Prima lezione: “Non possiamo più ignorare il legame intrinseco tra la nostra salute e la sicurezza e la salute del nostro pianeta”, motivo per cui il diritto a un ambiente sicuro, pulito e sano deve acquisire solidità legale e diventare parte della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. In secondo luogo, “solo restando uniti nella solidarietà saremo in grado di affrontare le immense sfide” del presente; e la strada non può che essere il multilateralismo, per impedire, tra l’altro “che la crisi sanitaria si trasformi in una crisi democratica”. La terza lezione è che occorre “rafforzare il lavoro” del Consiglio a fronte di “sfide e attacchi crescenti” ai diritti umani e alle libertà fondamentali. Pilastro fondamentale di questo compito è il sistema delle convenzioni del Consiglio d’Europa che pone “standard di alto livello, uguali, concordati e basati sul dialogo, la fiducia e il rispetto reciproco”; strumenti indispensabili sono il multilateralismo e la diplomazia parlamentare; l’atteggiamento deve essere quello del coraggio e di leadership politica. Secondo Daems, “oggi più che mai” è necessario che gli europei “si uniscano e difendano i valori e le libertà fondamentali al centro del Consiglio d’Europa”.