“In tutto il continente la situazione in molti reparti di terapia intensiva rimane critica. Dobbiamo concentrare la nostra attenzione sia sui vaccini sia sulle terapie, perché si tratta di due strumenti potenti e complementari per combattere la Covid-19”. Lo afferma il commissario Ue Margaritis Schinas, che aggiunge: “Attualmente però disponiamo di un solo medicinale autorizzato per la cura della Covid-19. Intervenendo oggi per aumentare la disponibilità dei medicinali faremo in modo che i pazienti ricevano le cure di cui hanno bisogno, migliorando nel contempo la nostra preparazione biomedica futura. Una strategia coordinata sul rapido accesso alle terapie rafforzerà la nostra autonomia strategica e contribuirà a un’Unione della salute forte”. La Commissione presenta oggi una strategia sulle terapie contro la Covid-19 “al fine di sostenere lo sviluppo e la disponibilità di terapie indispensabili”, “anche per il trattamento della sindrome post malattia”. La strategia odierna contempla “l’intero ciclo di vita dei medicinali, dalla ricerca allo sviluppo e alla fabbricazione, fino all’acquisto e alla diffusione”.
La strategia comprende diversi ambiti di intervento. Il primo è ricerca, sviluppo e innovazione: investire 90 milioni in studi di popolazione e sperimentazioni cliniche per stabilire collegamenti tra fattori di rischio ed esiti sanitari; istituire un “propulsore di innovazione terapeutica” entro luglio 2021 per sostenere le terapie più promettenti, dalla ricerca preclinica all’autorizzazione all’immissione in commercio. Secondo ambito: accesso alle sperimentazioni cliniche e loro rapida approvazione. Investire 5 milioni nel programma Eu4Health per produrre dati migliori sulla sicurezza delle sperimentazioni cliniche; fornire ai paesi dell’Ue, un sostegno finanziario di 2 milioni per l’elaborazione di valutazioni rapide e coordinate volte ad agevolare l’approvazione delle sperimentazioni cliniche. Il terzo settore riguarda la ricerca di terapie candidate, il quarto le catene di approvvigionamento e consegna dei medicinali, il quinto la flessibilità normativa, quindi gli appalti congiunti e finanziamenti e infine la cooperazione internazionale per mettere i medicinali a disposizione di tutti.