Libera invita le Istituzioni e la società civile italiana “a chiedere con forza la cessazione immediata delle violenze contro la popolazione colombiana, che dallo scorso 28 aprile protesta contro la riforma fiscale imposta dal governo di Ivan Duque e le costanti sistematiche violazioni dei diritti umani, che da anni ostacolano la reale implementazione degli accordi di pace nel paese”.
“Denunciamo la brutalità della repressione e la totale illegalità dell’operato delle forze di polizia colombiane, in particolare l’Esmad (Escuadrón Móvil Antidisturbios), che negli ultimi 6 giorni hanno prodotto un saldo di 21 omicidi extragiudiziali, 672 detenzioni arbitrarie, 940 casi di abuso della forza e 30 casi di uso di armi da fuoco contro la popolazione”, si legge in una nota di Libera.
“Condanniamo la militarizzazione della risposta del governo colombiano, che ha autorizzato l’uso della forza letale contro i manifestanti, in aperta violazione dei diritti umani universalmente riconosciuti e delle garanzie sancite dalla Costituzione colombiana – prosegue la nota -. Chiediamo con urgenza un intervento a livello internazionale, con una missione di verifica degli organismi internazionali preposti alla tutela dei diritti umani, per proteggere la vita e garantire il diritto a manifestare pacificamente delle nostre sorelle colombiane e dei nostri fratelli colombiani”.