Il Cesvot è stato accreditato quale Centro servizi di volontariato per la Toscana in base alle verifiche ed alle procedure previste dalla nuova normativa nazionale. Il riconoscimento è arrivato dall’Organismo nazionale di controllo con una delibera del 30 marzo scorso. Con l’accreditamento, i destinatari dei servizi di Cesvot sono tutti gli enti toscani del Terzo settore che, se di rilevanza regionale, potranno anche aderirvi come soci, ad eccezione degli enti costituiti in forma societaria. Secondo quanto stabilisce la legge regionale 65 del 2020, la Regione e i suoi enti dipendenti, le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale e, nel rispetto della loro autonomia regolamentare, gli enti locali singoli o associati, possono concludere con il centro servizi per il volontariato accreditato (dunque con Cesvot) accordi e convenzioni per lo svolgimento di attività di supporto tecnico, formativo e informativo al fine di promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore. Inoltre un rappresentante designato dal centro servizi farà parte della Consulta regionale del Terzo settore. Secondo il presidente di Cesvot, Federico Gelli, l’accreditamento “rappresenta in primo luogo il riconoscimento di un percorso avviato ormai due anni fa, le cui tappe significative sono state le modifiche statutarie, gli adeguamenti regolamentari, l’adozione di nuovi protocolli operativi, l’apertura dei servizi a tutti gli enti del terzo settore, l’adozione di nuovi modelli di programmazione e di rendicontazione, e altri ulteriori passaggi organizzativi”. L’ultima ricerca “Opinione pubblica e volontariato in Toscana”, condotta in collaborazione con Sociometrica, rivela che Cesvot è noto al 53,3% della popolazione toscana, e mostra che per l’87,5% dei toscani il volontariato è molto positivo, per il 73% addirittura fondamentale, col 32% della popolazione che si dichiara disponibile a svolgere attività di volontariato.