Con una situazione molto altalenante in quanto a numero di contagi, ma ancora considerata “gravissima”, e la campagna vaccinale che prosegue, i vescovi olandesi hanno deciso di “consentire un limitato aumento del numero di persone presenti alle celebrazioni”. Dal fine settimana scorso, solo le chiese, che hanno più di 300 posti a sedere regolari, potranno ospitare un numero di persone alle celebrazioni pari, al massimo, al 10% del numero totale di posti a sedere. “L’attuale fase della pandemia non consente ulteriori allentamenti”, affermano i vescovi. Per tutte le altre chiese resta il tetto massimo di 30 persone presenti a una celebrazione. “Gli attuali dati Covid chiedono ancora cautela e moderazione”, hanno scritto i vescovi, richiamando ancora una volta al rispetto di tutte le misure contenute nel protocollo in vigore, “La vita della Chiesa a un metro e mezzo di distanza”. “Le chiese non devono diventare fonte di contagio”, ribadiscono i vescovi, che esprimono gratitudine alle parrocchie “per i propri sforzi nel continuare ad attuare con attenzione il protocollo”. Dal 28 aprile il governo ha sospeso il coprifuoco e gli studenti delle scuole superiori sono rientrati a scuola, ma la seconda fase di allentamento delle restrizioni, prevista per l’11 maggio, non avverrà, perché il numero di ricoveri negli ospedali cala molto più lentamente di quanto le proiezioni delle autorità avevano previsto.