“Tra le conseguenze della pandemia è prevista la perdita in Italia di milioni di posti di lavoro. Si aggiungono ai 3,2 milioni di posti di lavoro a rischio per l’automazione nei prossimi 15 anni, secondo recenti studi”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editoriale del settimanale diocesano “il Momento”. “La settimana scorsa è stato approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza che inciderà nel futuro dell’Italia per i prossimi anni – aggiunge -. In questi mesi sono stati previsti sostegni e ristori. Non sempre, lo sappiamo, chi aveva veramente bisogno ha ricevuto i necessari sostegni. In ogni caso, il vero aiuto è il lavoro”.
Citando Papa Francesco, il presule evidenzia che “la paga del lavoro è la dignità non solo lo stipendio”. “La dignità del lavoro va oltre lo stipendio”. Guardando, infine, al futuro per i giovani, mons. Corazza ribadisce che “è nel lavoro che troveranno o che si inventeranno”. “Dopo aver perso scuola, non possiamo permettere che perdano anche l’opportunità di un lavoro fecondo di dignità”.