Di “vecchie e nuove dipendenze” ha parlato oggi pomeriggio Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità. “Il 9,5% degli studenti, pari a oltre 240.000 ragazzi, ha riferito di aver utilizzato almeno una volta nel corso della vita una o più delle cosiddette Nps, tra le quali si ascrivono cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici e oppiodi sintetici”, ha ricordato richiamando i dati della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia anno 2020 (dati 2019). Pacifici ha denunciato: “Queste sostanze non sono utilizzate da emarginati o tossicodipendenti, ma attraversano trasversalmente la società nel suo complesso, rappresentando, agli occhi del pubblico, ‘nuove situazioni’ più tollerate (o considerate tollerabili)”. Infatti, “la percezione del rischio rispetto all’utilizzo delle ‘nuove droghe’ è ancora generalmente molto bassa sia dal punto di vista individuale che da quello sociale”. Tanti i temi toccati nel suo intervento, dal consumo di alcol al doping nello sport, dai problemi alimentari fino al gioco d’azzardo e alle dipendenze da Internet.