“La pandemia da Covid ha aggravato enormemente una situazione che era di per sé complicata. Da anni una serie di indicatori segnalava i pericoli derivanti dalla crisi economica, peggiorata a causa delle restrizioni che continuano a mettere in grave difficoltà moltissimi imprenditori e lavoratori. Questo induce molte persone a rivolgersi alle banche o alle finanziarie, e talvolta, non avendo accesso al credito nemmeno per piccole somme, si vedono costrette a rivolgersi agli usurai, sempre pronti a calarsi come avvoltoi sulle vittime. Raddoppieremo gli sforzi e cercheremo di migliorare la comunicazione anche sul fronte della prevenzione”. Lo dice don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari e presidente della Fondazione antiusura Sant’Ignazio da Laconi.
La Fondazione svolge un’azione di prevenzione, educativa e informativa per diffondere una cultura ispirata ai valori della solidarietà e sobrietà, per un corretto stile di vita ed un uso responsabile del denaro. “Non ci limitiamo a istruire le pratiche – precisa il vicepresidente Bruno Loviselli – ma facciamo anche educazione finanziaria a favore degli utenti che si rivolgono a noi. Sono rappresentate un po’ tutte le categorie sociali, nell’ambito privato. I casi sono tra i più disparati. Burocrazia, insensibilità e a volte immobilismo da parte delle varie istituzioni non contribuiscono di certo ad attenuare un fenomeno aggravato dall’attuale pandemia Covid. Moltissimi perdono la necessaria lucidità e rischiano di commettere errori che poi pagano a caro prezzo: spesso si affidano a consulenti di dubbia professionalità che allungano e peggiorano i tempi di pagamento delle somme dovute. In più, certi criteri esageratamente rigidi da parte del sistema bancario nell’erogazione del credito rischiano di travolgere le persone più fragili, che non necessariamente sono cattivi pagatori. La nostra Fondazione registra un 10% di sofferenze, di poco sotto la media nazionale”.
Un fenomeno che va assumendo proporzioni sempre più allarmanti è quello relativo al gioco d’azzardo, motivo di grave sovra-indebitamento dei soggetti economicamente e psicologicamente più deboli, una delle principali cause del ricorso al debito usurario. Per questo motivo la Fondazione è attiva sul fronte educativo negli istituti medio-superiori della diocesi sui temi della prevenzione all’usura, educazione al buon utilizzo del denaro e finanza etica. In particolare con gli studenti, negli ultimi anni, si è affrontato il tema della legalità/illegalità del gioco d’azzardo attraverso un nuovo progetto dal titolo “Cagliari supera il Gap”, in continuità con il progetto “Rovinarsi è un gioco” e il progetto pluriennale “Facciamo i conti…?”, che tra il 2014 e il 2017 hanno coinvolto circa 5.000 giovani.