“La vicenda del bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia della funivia Stresa-Alpino-Mottarone ha destato grande commozione. Bisogna però evitare che l’attenzione da parte di organi di stampa, radio e tv, nelle trasmissioni di informazione e intrattenimento, finisca per divenire, in nome di un sentimento pietoso, una forma di sfruttamento”. A lanciare il monito è l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti. “Vanno usate maggiore attenzione e sensibilità nella diffusione di immagini, notizie e dichiarazioni, tenendo a mente i principi della Carta di Treviso dettati a tutela dei minori. Quando capitano tragedie come queste non vanno alimentati fenomeni di sovraesposizione, spettacolarizzazione e strumentalizzazione. Ciò deve avvenire, a maggior ragione, una volta che è stato soddisfatto l’interesse pubblico all’informazione, nel rispetto dei principi di essenzialità e continenza”, chiarisce la garante.