“Siamo entrati nel mese di maggio, in cui la pietà popolare esprime in tanti modi la devozione alla Vergine Maria”. Lo ha detto il Papa, al termine del Regina Caeli di ieri. “Quest’anno esso sarà caratterizzato da una maratona di preghiera attraverso importanti santuari mariani per implorare la fine della pandemia”, ha ricordato Francesco: “Ieri sera c’è stata la prima tappa, nella Basilica di San Pietro”. “In questo contesto – ha rivelato il Papa – c’è un’iniziativa che mi sta molto a cuore: quella della Chiesa birmana, che invita a pregare per la pace riservando per il Myanmar un’Ave Maria del Rosario quotidiano. Ognuno di noi si rivolge alla mamma quando è nel bisogno o in difficoltà. Noi, in questo mese, chiediamo alla nostra Madre del Cielo di parlare al cuore di tutti i responsabili del Myanmar, perché trovino il coraggio di percorrere la strada dell’incontro, della riconciliazione e della pace”.
“Venerdì scorso, a Caracas, Venezuela, è stato beatificato José Gregorio Hernández Cisneros, fedele laico”, ha detto inoltre Francesco: “Era un medico, ricco di scienza e di fede. Ha saputo riconoscere nei malati il volto di Cristo e, come buon samaritano, li ha soccorsi con carità evangelica. Il suo esempio ci aiuti ad avere cura di quanti soffrono nel corpo e nello spirito. Un applauso al nuovo Beato!”.
Infine gli auguri “ai nostri fratelli e sorelle delle Chiese ortodosse e delle Chiese cattoliche orientali e latine che oggi, secondo il calendario giuliano, celebrano la solennità di Pasqua. Il Signore risorto li ricolmi di luce e di pace, e conforti le comunità che vivono in situazioni particolarmente difficili. Buona Pasqua a loro!”.