“Le sfide globali fronteggiate durante la pandemia del Covid-19 evidenziano il ruolo critico che svolge un’informazione che sia affidabile, verificata e universalmente accessibile per salvare vite e dare vita a società più forti e resilienti. Nel corso della pandemia e in altre crisi, tra cui quella climatica, giornalisti e media ci hanno aiutato ad attraversare un paesaggio di informazioni mutevoli e spesso soverchianti, contrastando inoltre inaccuratezze e falsità”. Così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in un videomessaggio diffuso in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa che si celebra oggi, 3 maggio.
“In troppi Paesi, essi continuano a correre grandi rischi personali, tra cui nuove restrizioni, censura, abusi, molestie, detenzione e perfino morte, semplicemente perché stanno facendo il proprio lavoro. Una situazione che continua a peggiorare”, denuncia Guterres che sollecita “tutti i governi a fare quanto sia nelle loro prerogative a sostegno di media liberi, indipendenti e diversi”.
“L’impatto economico della pandemia – osserva il segretario generale dell’Onu – ha colpito molte testate duramente, minacciandone l’esistenza stessa. Diminuiscono i bilanci, con un effetto diretto sull’informazione affidabile”. “Così, voci, false notizie, opinioni estreme o divisive si fanno strada per colmare il vuoto informativo”, ammonisce Guterres, secondo cui “un giornalismo libero e indipendente rappresenta il nostro più grande alleato nella lotta alla disinformazione e alle false notizie”.
Ricordando che in questa Giornata si commemora il 30° anniversario della Dichiarazione di Windhoek per lo sviluppo di una stampa africana libera, indipendente e pluralistica, Guterres invita a riflettere “sul suo messaggio, rinnovando i nostri sforzi per tutelare la libertà dei media, affinché l’informazione rimanga un essenziale bene pubblico per tutti”.