Nel 2020 c’erano quasi 393mila giornalisti nei 21 Stati membri dell’Ue con dati disponibili, pari allo 0,2% dell’occupazione totale in questi Stati. Lo rivela un’indagine di Eurostat diffusa per la Giornata mondiale per la libertà di stampa. “Tra questi, donne e uomini erano quasi equamente rappresentati (48% contro 52%). Oltre un terzo di questi giornalisti aveva un’età compresa tra 35 e 49 anni (35%), mentre quelli di età inferiore ai 35 anni rappresentavano una quota simile (34%), seguiti da quelli di età pari o superiore a 50 anni (32%)”. In termini di attività economiche legate al giornalismo, quasi 789mila persone sono state impiegate nei 27 Stati membri dell’Ue in attività editoriali quali la pubblicazione di libri, giornali, riviste e periodici. Ciò equivale allo 0,4% dell’occupazione totale dell’Unione. “Tra questi, gli uomini rappresentavano una quota leggermente superiore (54%)”. Tra gli Stati membri dell’Ue, la Svezia ha registrato la quota più elevata di persone impiegate in attività editoriali (0,8% dell’occupazione totale), seguita da Finlandia, Danimarca e Germania (tutte 0,6%) e Francia (0,5%).