Un tribunale di Hong Kong ha condannato il magnate cattolico dei media e attivista pro-democrazia Jimmy Lai a 14 mesi di carcere per aver partecipato a un’assemblea non autorizzata nel 2019. Lai, 73 anni, è tra i 10 politici e attivisti pro-democrazia condannati oggi per accuse simili. Con una ricchezza stimata di 1 miliardo di dollari da iniziative di abbigliamento e media, Lai è uno dei volti più importanti del movimento per la democrazia nell’ex colonia britannica, scrive l’agenzia di informazione cattolica sull’Asia, Ucanews. La sua società Next Digital pubblica l’Apple Daily, un quotidiano molto popolare con un’inclinazione a favore della democrazia e critico nei confronti della leadership pro-Pechino di Hong Kong. Secondo quanto riporta Ucanews, Lai ha già scontato una pena detentiva e affronta ora due accuse di atti sovversivi che possono portare all’ergastolo se giudicati secondo la legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong. “Se possono indurre la paura in te, questo è il modo più economico e il modo più efficace per controllarti e loro lo sanno. L’unico modo per sconfiggere la via dell’intimidazione è affrontare la paura e non lasciare che ti spaventi”, ha detto Lai a Bbc News.