“Questa risoluzione si vuole inserire nel contesto della Conferenza sul futuro dell’Europa: come ha ricordato Papa Francesco: ‘Se le famiglie non sono al centro del presente, non ci sarà futuro; ma se le famiglie ripartono, tutto riparte’”. Lo dichiara al Sir Vincenzo Bassi (nella foto), presidente Fafce (Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa), illustrando un documento che contiene alcuni elementi di riflessione da far giungere alla Conferenza inaugurata lo scorso 9 maggio a Strasburgo e che, mettendo al centro i cittadini, dovrà formulare delle riforme per rilanciare l’Ue. Il testo s’intitola “La famiglia è il futuro democratico e demografico dell’Europa”. “Non si può parlare in maniera realistica e concreta di principi democratici né tantomeno di futuro dell’Europa se non si riparte dalla realtà della famiglia, come esempio di generatività”, sottolinea Bassi. “La generatività, infatti, si comprende soltanto partendo dall’esperienza quotidiana delle famiglie e delle nostre associazioni, nel loro contributo generoso al bene comune. Noi – associazioni familiari di tutta Europa – siamo qui ad assumerci le nostre responsabilità e a metterci al servizio della comunità”. Secondo Fafce, l’Europa “deve affrontare nuove sfide che richiedono solidarietà. La solidarietà intergenerazionale e la solidarietà tra famiglie sono i primi esempi da cui gli attori politici possono imparare”. Fafce invita dunque “le parti interessate dell’Unione europea e nazionali a riconoscere il ruolo delle famiglie e ad investire su di esse”, consentendo loro di “essere motori della democrazia partecipativa e garanti del pluralismo”.