“I corpi intermedi hanno un ruolo insostituibile nella vita del Paese perché anche in una società fortemente disintermediata come quella digitale c’è e ci sarà sempre la necessità di raccogliere e rappresentare in maniera indipendente istanze comuni ad intere categorie di persone, al mondo economico, produttivo o culturale e sostenerne il riconoscimento presso le istituzioni e il legislatore”. Lo ha affermato Tiziano Treu, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, durante la presentazione al Cnel del volume “Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani” (ed. il Mulino) frutto di una ricerca condotta da Ipsos per Cnel, Fondazione Astrid e Fondazione per la Sussidiarietà.
“Il Covid ci ha fatto riscoprire il valore della socialità e dei corpi intermedi – ha affermato Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà – non solo per l’aiuto alle persone fragili, ma per l’impatto economico e l’azione di coesione su tutto il sistema. L’Italia ha una grande vitalità sussidiaria che è stata riscoperta in questa fase difficile”.
Per Franco Bassanini, presidente Fondazione Astrid, “emerge in modo chiaro dalla nostra ricerca che le grandi sfide della nostra epoca (il cambiamento climatico, la globalizzazione, la trasformazione digitale, le migrazioni di massa, da ultimo le pandemie) non potranno essere affrontate solo con le forze dello Stato e del mercato. L’apporto delle comunità intermedie è decisivo per la sostenibilità sociale e ambientale delle nostre economie e per la rilegittimazione democratica delle nostre istituzioni”.
La presentazione è stata conclusa dall’intervento di Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia: “Grazie al contributo di riflessione offerto dalle sue autorevoli firme, il volume che presentiamo – ha osservato – segna un punto di chiarezza nell’approfondimento dei temi della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e sociale e della sussidiarietà. Un lavoro che ci interroga in maniera ancor più significativa oggi, in un tempo inedito nella nostra storia di Paese, nel quale è sempre più chiara la consapevolezza che per ripartire serve liberare le energie inespresse di tutte e tutti, e serve farlo come comunità”.