Al via un ciclo di quattro incontri sulla Sindone “Dai volti velati allo svelamento del Volto”, serie di conferenze ideate e organizzate dal regista sindonologo Alberto di Giglio, nell’oratorio del Caravita, a Roma, per rendere note al grande pubblico le novità emerse dai più recenti studi condotti sul celebre Telo. Ne hanno parlato la sindonologa Emanuela Marinelli e il fisico Giuseppe Baldacchini.
Marinelli, con la sua relazione, ha ripercorso tutti gli studi condotti sulla Sindone, che dimostrano come la reliquia sia l’autentico lenzuolo funebre di un uomo crocifisso. Le microtracce presenti dimostrano la provenienza mediorientale della stoffa. Inoltre è stata smentita la validità della datazione medievale della Sindone, a causa della disomogeneità dei campioni utilizzati, dimostrata in un articolo pubblicato su Archaeometry. Infine sono stati presentati tutti i vani tentativi di riprodurre le caratteristiche della figura umana presente sulla Sindone.
Baldacchini ha sviluppato il tema Genesi e mistero dell’immagine, presentando gli esperimenti da lui ideati e realizzati presso l’Enea di Frascati. Sono i risultati più avanzati per comprendere come si è formata la misteriosa impronta presente sul lenzuolo. Si tratta di una disidratazione e ossidazione delle fibrille superficiali del lino, che si può riprodurre solo irradiando una stoffa con la luce ultravioletta di un potente laser a eccimeri. Dunque l’immagine si può spiegare solo ammettendo che il corpo abbia emesso una radiazione luminosa.
Prossimo doppio appuntamento in due parti, venerdi 28 maggio, alle 18.15, sul tema “dalla scoperta fotografica alla Volto del Bernini”. La seconda parte della serata di sindonologia vedrà il teologo Domenico Repice riflettere sul tema “La teologia del Volto di Cristo”.