Berlino avrà una casa comune per le tre religioni monoteiste: la “House of One” della capitale tedesca sarà un luogo di fede, preghiera, confronto e crescita per cristiani, ebrei e musulmani. Oggi è stata posata la prima pietra. La cerimonia, trasmessa stamane in diretta streaming su Youtube, è stata posticipata dal 14 aprile per le restrizioni legate alla pandemia. La House of One verrà costruita in uno dei luoghi più desolati di Berlino, la Gertraudenstrasse, che è parte della Bundesstraße 1, la strada a più corsie che attraversa il centro storico della capitale come un’autostrada. Dopo circa dieci anni di progettazione, la prima pietra del progetto internazionale House of One è stata posta nella Petriplatz, uno slargo della grande strada, e secondo la volontà dei suoi sponsor – la Comunità della Chiesa evangelica di Sankt Petri-Sankt Marien e il quartiere della chiesa evangelica Berlin-Stadtmitte, la Comunità ebraica di Berlino e l’Abraham Geiger College, nonché il Forum musulmano per il dialogo interculturale – sarà un luogo, dove “ebrei, cristiani e musulmani convivono in modo pacifico e imparziale”, come si legge sul sito del progetto. Per una scelta ecumenica, la Chiesa cattolica tedesca non è sponsor della “House of One”, perché l’arcidiocesi di Berlino ha spiegato (già nel 2019) che i cristiani sono ben rappresentati dalla comunità evangelica. L’edificio sarà a tre livelli, in mattoni, di forma cubica e avrà tre stanze di preghiera separate – una sinagoga, una chiesa e una moschea – oltre a una sala riunioni centrale, attraverso la quale rappresentanti di altre religioni, nonché la società laica, si confronteranno. La costruzione della casa durerà quattro anni e costerà 47 milioni di euro ripartiti tra governo federale, Land di Berlino, donazioni private.