“Quando il profitto è il primo fine dell’attività umana, siamo completamente fuori”. È il commento del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, alla tragedia della funivia Stresa-Mottarone e all’emergenza lavoro, causata dalla pandemia di Covid-19. Interpellato dai giornalisti, nella conferenza stampa conclusiva della 74ª Assemblea generale dei vescovi italiani, il cardinale ha ribadito che anche per il lavoro “il fine è sempre la persona: tutti gli altri sono mezzi che servono a far crescere e sviluppare la persona in tutte le sue potenzialità”. “Il compito del lavoro – ha sottolineato Bassetti citando Giorgio La Pira – è costruire con tanta fatica la città, che è città dell’uomo ma anche città di Dio”. “La cosa che più mi meraviglia – ha denunciato – è il fatto che, anche a causa della pandemia, i posti di lavoro siano diminuiti ma che, contemporaneamente, siano aumentati in maniera esponenziale gli incidenti sul lavoro. C’è qualcosa che non va, va garantita la persona”. Quanto a possibili scioperi per lo sblocco dei licenziamenti, il cardinale ha commentato: “Lo sciopero, per giusti motivi, è un diritto garantito dalla Costituzione”.