Sono attualmente 218 i Comuni italiani – da Torino a Palermo, passando per Genova, Firenze, Bari e Reggio Calabria – che hanno aderito a #lungavitaaidiritti, l’iniziativa promossa da Anci e Unicef in occasione del trentennale della ratifica italiana della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra domani, giovedì 27 maggio.
“Per aderire all’iniziativa – spiega una nota – è stato proposto ai Comuni di proiettare nei giorni a ridosso di questa ricorrenza, in un luogo rappresentativo della città, il logo celebrativo predisposto da Unicef o di illuminare di blu un monumento o un edificio simbolo” esprimendo così di voler “essere in prima linea nel rinnovare il proprio impegno ai diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.
Per il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, “l’impegno per i bambini e i ragazzi, oltre che un dovere di ogni istituzione, è un investimento sul futuro delle nostre comunità. Garantire i diritti dei più piccoli significa lavorare su luoghi dell’apprendimento sicuri, su spazi di socializzazione belli e fruibili, sulle opportunità che saremo in grado di offrire a loro e alle loro famiglie”. “Sono proprio i bambini quelli a cui questa pandemia ha impartito forse la lezione più severa, interrompendo drasticamente un percorso di crescita e condivisione fondamentale nella vita di ciascuno”, prosegue Decaro, ricordando che “purtroppo l’isolamento imposto dalle restrizioni ha in tanti casi peggiorato le condizioni di vita dei bambini, anche nei loro diritti più essenziali, penso alla possibilità di accedere a dei sani regimi alimentari, al mancato accesso agli strumenti di connessione e quindi all’apprendimento o alla limitazione degli spazi di vita determinati da contesti di forte povertà”.
“I Comuni – sottolinea Carmela Pace, presidente di Unicef Italia – hanno grandi responsabilità verso i minorenni ed hanno un ruolo fondamentale per raggiungere la piena garanzia e attuazione dei diritti; grazie all’impegno degli amministratori è possibile costruire città e comunità sostenibili a misura di bambini, bambine e adolescenti”. “Insieme alle istituzioni possiamo generare un cambiamento che ci permetta di guardare ai minorenni come protagonisti nella vita della collettività. Per le amministrazioni locali – conclude Pace – è un’occasione per rinnovare l’attenzione verso politiche che garantiscano piena attuazione dei principi della Convenzione Onu e mettere al centro del proprio impegno il benessere di tutti i minorenni”.