“Noi preoccupati per immotivata e inspiegabile esclusione dal Decreto Sostegni Bis”: è l’allarme lanciato dalla Fism, che ricorda: “È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri sera il testo del decreto legge n.73/2021 – ovvero il cosiddetto Decreto Sostegni bis – che prevede lo stanziamento di cinquanta milioni di euro per le scuole paritarie. La somma sarà suddivisa in proporzione al numero degli iscritti e servirà per contenere il rischio epidemiologico in relazione all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022. Lo stanziamento, fortemente sollecitato dal tavolo dell’Agorà della Parità (Agesc – Associazione genitori scuole cattoliche, Cdo Opere educative, Cnos Scuola – Centro nazionale opere Salesiane, Ciofs Scuola – Centro italiano opere femminili salesiane, Faes – Famiglia e Scuola, Fidae – Federazione istituti di attività educative, Fism – Federazione italiana scuole materne, Fondazione Gesuiti educazione), vede escluse immotivatamente le scuole dell’infanzia paritarie”. “Inspiegabilmente non se ne fa menzione, nonostante i ripetuti interventi che ci risulta essere stati fatti dal Ministero dell’Istruzione”, fanno sapere i vertici della Fism nazionale, federazione che rappresenta 6.700 scuole dell’infanzia e 2.300 servizi educativi per circa mezzo milione di bambine e bambini. “Preoccupa – afferma il segretario nazionale, Luigi Morgano – l’esclusione del nostro segmento, ovvero quello no profit e riguardante il mondo dello zero-sei, che svolge nel Paese un servizio essenziale e impegnato da sempre a garantire, pur fra difficoltà ben note, circa il 40% dell’offerta educativa”.