“Sempre prima la persona”. Mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e neoeletto vicepresidente della Cei per l’area Centro, ha risposto così alle domande dei giornalisti sul ddl Zan, nel corso della seconda conferenza stampa dell’Assemblea generale della Cei, in corso fino a domani all’Hotel Ergife di Roma. Nella sua risposta, mons. Baturi ha ricordato i principi fondanti contenuti nei due comunicati emessi dalla Presidenza della Cei sul disegno di legge citato. Si tratta, ha spiegato, di principi che “riguardano tre grandi questioni: la difesa della persona contro ogni violenza e discriminazione, perché la persona viene sempre prima di ogni possibile riduzionismo e caratterizzazione e merita assoluto rispetto; la tutela amplissima della pluralità di opinioni e la libertà di esprimerle, senza paura di meccanismi sanzionatori che potrebbero generare intolleranza; il confronto franco e libero su temi portanti come quello dell’identità, su cui il legislatore è chiamato ad intervenire al termine di un percorso di dibattito che deve avvenire soprattutto nella società”. “Si tratta di principi che dovranno comporsi, e che convergeranno su una posizione certamente unitaria”, l’auspicio del vescovo.