Continuano le erogazioni della Commissione europea nel contesto dello strumento Sure per preservare i posti di lavoro con programmi nazionali come la cassa integrazione: oggi altri 14,137 miliardi di euro sono stati distribuiti a 12 Stati membri dell’Ue: oltre all’Italia, che ha ricevuto 751 milioni di euro, i finanziamenti sono andati a Belgio (2 miliardi), Bulgaria (511 milioni), Cipro (124 milioni), Grecia (2,54 miliardi), Spagna (3,37 miliardi), Lituania (355 milioni), Lettonia (113 milioni), Malta (177 milioni), Polonia (1,56 miliardi), Portogallo (2,41 miliardi) ed Estonia (230 milioni). Solo Bulgaria ed Estonia non avevano ancora beneficiato dello strumento. I finanziamenti distribuiti sono il frutto dell’emissione di una settima tranche di obbligazioni sociali. Fin qui l’Ue ha erogato 90 miliardi di euro in prestiti. Il tetto massimo del Sure è 100 miliardi, a cui si può accedere fino a fine 2022. L’Italia, che fin qui ha ricevuto 26,68 miliardi dei 27,43 richiesti, è il Paese che più si è avvalso dello strumento europeo. “Sure è una storia di successo europea”, ha commentato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, “e finora ha arrecato beneficio fino a un totale di 30 milioni di lavoratori e 2,5 milioni di aziende”. Secondo il commissario all’economia Paolo Gentiloni, Sure “ha anche risparmiato agli Stati membri 5,8 miliardi di euro rispetto ai tassi di finanziamento del mercato”. Per il commissario al bilancio Johannes Hahn, è un’esperienza che “apre la strada a NextGenerationEu”.