“La vicenda di don Mario Ildefonso Chessa, che fino ad ora ha servito pastoralmente questa comunità, ci tocca e ci addolora tutti, indistintamente: il suo dolore è nostro, come nostro è il dolore di tutti coloro che, in un modo o nell’altro, sono stati danneggiati e scandalizzati. Quando “un membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12,26): è il mistero di comunione e di passione che condividiamo come popolo di Dio in cammino verso il Regno”. Lo ha scritto il vescovo di Alghero-Bosa, mons. Mauro Maria Morfino, in una lettera indirizzata alla comunità parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria in Santa Maria La Palma in Alghero e letta in occasione delle celebrazioni eucaristiche celebrate ieri nella borgata.
“Mi faccio vicino a voi con affetto particolare di padre e di fratello, in questo momento di dolore e di sconcerto che, come membri di questa comunità parrocchiale, state vivendo”, sottolinea il vescovo, evidenziando che “non posso non far mia, come vescovo e pastore di questa Chiesa di Alghero-Bosa, la pena e il disorientamento di ogni membro di questa comunità parrocchiale. Per i più, è un dolore muto e inarticolato ma non per questo meno invasivo e pungente. Con queste righe desidero dar voce a tutto ciò, assicurandovi un posto speciale nel cuore e nella preghiera”.
“Assicuriamo a don Mario l’affetto e l’intercessione fraterna al Padre Buono e fedele nell’amore”, prosegue mons. Morfino: “Con voi, lo ringrazio per tutto ciò che ha potuto e saputo fare a beneficio di questa comunità parrocchiale. Oggi che cessa il suo ministero a vostro favore, non si interrompe certamente l’affetto, la prossimità, la riconoscenza e, soprattutto, l’assicurazione della fraternità rinnovata e dell’intercessione unanime”.
“In tempi brevi – assicura il vescovo – sarà nominato un nuovo amministratore parrocchiale che accompagnerà il vostro cammino di vita cristiana. Nel frattempo, il responsabile ultimo resta mons. Giuseppe Curcu, vicario generale”.
“Attendiamo fiduciosi, con serenità e senso civico, che la magistratura compia il suo corso di chiarificazione e di accertamento della verità”, aggiunge mons. Morfino.