Nella chiesa parrocchiale di Vipiteno si è svolto nel pomeriggio di ieri il rito dell’ordinazione a diacono permanente di Roman Aukenthaler, 49 anni, di Casateia di Racines. La diocesi di Bolzano-Bressanone, guidata mons. Ivo Muser, conta 28 persone impegnate nel diaconato permanente, cioè non finalizzato al sacerdozio. Il loro servizio riguarda la parola, la liturgia e la carità: predicare, distribuire la comunione, conferire il battesimo e benedire le nozze, presiedere le esequie. Ma una domanda in particolare ha rivolto il vescovo al candidato Roman Aukenthaler: “Sei pronto a stare accanto ai poveri e ai malati, ad aiutare chi è senza dimora e i bisognosi? Essere al servizio della carità cristiana significa avere a cuore le persone: con le loro domande, preoccupazioni, speranze e gioie, con la loro fede e i loro dubbi”. Il presule ha invitato il diacono permanente a non dimenticare mai che “il sacramento dell’ordinazione non è un premio o una realizzazione personale, ma una vocazione ecclesiale al servizio del prossimo nel nome di Gesù. Ti auguro un cuore sensibile e in ascolto della Parola delle Sacre Scritture”. Il vescovo ha poi consegnato il Vangelo al candidato.
Impegnato da un decennio nella comunità parrocchiale di Vipiteno, Roman Aukenthaler lavora come cantoniere per il servizio strade val d’Isarco della Provincia. Ha concluso i corsi teologici a Bressanone e da oltre due anni si stava preparando al diaconato permanente. Aukenthaler è sposato e ha una figlia: il vescovo ha invitato il nuovo diacono permanente a portare dentro il suo ministero diaconale la sua esperienza nel matrimonio e nella famiglia.