Aborto: Boscia (Amci), “scaturiscano ferite in termini psicologici come ansia, disturbi post traumatici da stress o in alcuni casi gesti di autolesionismo”

“La legge è da considerarsi iniqua perché viziata da alcuni inganni”. Lo ha detto Filippo Maria Boscia, presidente della Associazione medici cattolici italiani (Amci), a proposito della legge 194, durante la conferenza stampa organizzata oggi a Roma dalla associazione Pro Vita e Famiglia per presentare il primo rapporto sui costi di applicazione della norma sull’aborto. “Non vengono considerati i costi da sindrome da stress, per un lutto che rappresenta il frutto amaro per una scelta tragica e traumatica che spesso evolve in depressione. I danni per aborto possono essere inseriti in un lungo elenco fra cui la maternità negata”. Secondo l’esperto, già direttore della cattedra di Fisiopatologia della riproduzione umana all’Università di Bari, oltre alle conseguenze fisiologiche dirette o indirette dell’intervento abortivo, “c’è un problema che riguarda soprattutto l’autostima della donna. Di fronte a ciò c’è da chiedersi come sia stato possibile legalizzare l’aborto con la scusante che la legge non avrebbe comportato dei rischi per la salute della donna. È inevitabile che ne scaturiscano ferite in termini psicologici come ansia, disturbi post traumatici da stress o in alcuni casi gesti di autolesionismo”.

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