“La prima e più grande novità è la trasformazione del Sinodo da evento in processo”. A spiegarlo, intervistato da Andrea Tornielli su Vatican News, è il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, a proposito della decisione di Papa Francesco di svolgere il prossimo Sinodo dei vescovi in tre fasi, in Vaticano e nelle Chiese particolari. “Mentre prima il Sinodo si esauriva nella celebrazione dell’Assemblea, ora ogni Assemblea del Sinodo si sviluppa secondo fasi successive, che la costituzione chiama fase preparatoria, fase celebrativa, fase attuativa”. “Il Papa insiste tanto sull’ascolto del sensus fidei del popolo di Dio”, ricorda Grech in merito alla prima fase: “Si può dire che è questo uno dei temi più forti del pontificato attuale. Non si tratta di democrazia, di populismo o qualcosa del genere; è la Chiesa ad essere popolo di Dio, e questo popolo, in ragione del battesimo, è soggetto attivo della vita e della missione della Chiesa”. “Senza questa consultazione non ci sarebbe processo sinodale, perché il discernimento dei pastori, che costituisce la seconda fase, si fa su ciò che è emerso dall’ascolto del popolo di Dio”, spiega il cardinale, osservando che la prossima Assemblea sinodale verte sulla sinodalità.