La seconda fase della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi si svolgerà dal settembre del 2022 al marzo del 2023. La finalità di questa fase – spiega il Sinodo dei vescovi nella nota diffusa oggi – “è di dialogare a livello continentale sul testo del primo Instrumentum Laboris, realizzando un ulteriore atto di discernimento alla luce delle particolarità culturali specifiche di ogni continente”. Nel settembre 2022, la Segreteria generale del Sinodo pubblicherà e invierà il primo Instrumentum Laboris. Entro quella data, ogni Riunione internazionale di Conferenze episcopali nominerà a sua volta un responsabile che possa fungere da referente e da collegamento tanto con le Conferenze episcopali quanto con la Segreteria generale del Sinodo. Si stabiliranno i criteri di partecipazione dei vescovi residenziali e degli altri membri del popolo di Dio. Le Assemblee termineranno con la redazione di un documento finale, che sarà inviato alla Segreteria generale del Sinodo, entro il marzo del 2023. Contemporaneamente alle riunioni pre-sinodali a livello continentale, “si raccomanda che si svolgano anche assemblee internazionali di specialisti, che possano inviare i loro contributi alla Segreteria generale del Sinodo”, in vista della redazione del secondo Istrumentum Laboris da parte della Segreteria generale del Sinodo, prima di giugno 2023. Nell’ottobre del 2023, il Sinodo entrerà nella sua terza e ultima fase, quella della Chiesa universale. La Segreteria generale del Sinodo invierà il secondo Instrumentum Laboris ai partecipanti all’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. La celebrazione del Sinodo dei vescovi si svolgerà nell’ottobre del 2023 a Roma, secondo le procedure stabilite nella Costituzione apostolica Episcopalis Communio.