“Le attese sulle prospettive dell’economia e sul mercato del lavoro sono migliorate; tuttavia le famiglie non si aspettano che l’emergenza sanitaria sia superata in tempi brevi”. È quanto emerge dalla quarta edizione dell’Indagine straordinaria sulle famiglie italiane (Isf) condotta dalla Banca d’Italia tra febbraio e l’inizio di marzo su un campione di oltre 2.800 nuclei familiari.
“Il saldo delle risposte relative alle prospettive generali dell’economia, pur restando negativo, è tornato a migliorare, collocandosi su un livello più elevato rispetto a quello dei mesi estivi, dopo la prima ondata della pandemia”, si legge nella nota. “La percentuale di famiglie che nell’ultima edizione si attende un netto peggioramento del quadro generale nei successivi dodici mesi è diminuita di 9 punti percentuali rispetto all’indagine condotta in novembre, portandosi al 23 per cento”. Dai risultati dell’indagine emerge che anche le aspettative sul mercato del lavoro nei successivi dodici mesi sono divenute più favorevoli ma i nuclei con capofamiglia nella posizione di lavoratore autonomo restano più pessimisti.
Per quanto l’emergenza sanitaria, le famiglie non si attendono che venga superata entro un orizzonte ravvicinato: solo il 16% ritiene che verrà meno nel corso del 2021, mentre un terzo stima che si protrarrà almeno fino al 2023.