“L’esigenza che ci ha spinti a mettere su il Punto è l’osservazione dei bisogni del territorio di questo periodo. Soprattutto durante la pandemia, lo smart working e il lavoro a distanza hanno creato difficoltà per l’accesso ai servizi pubblici. Infatti spesso si accede agli uffici tramite pec e mail, che gli amici e fratelli migranti non hanno”. È quanto afferma Pino Fabiano, direttore regionale Migrantes Calabria, presentando il “Punto Migranti”, un centro di incontro e servizi rivolto agli stranieri inaugurato nella parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Rende (Cs). Il centro ha il sostegno della Fondazione Migrantes della Cei, nell’ambito del progetto “Comunità accoglienti. Liberi dalla paura”. “Questo però vuole essere proprio un centro di incontro, di relazioni tra fratelli e anche della valorizzazione di quanto è esistente – spiega Fabiano -. Mancano servizi del genere nelle nostre realtà sociali ed ecclesiali. Per questo vogliamo essere ‘punto’ di riferimento e ‘punto’ per andare avanti, non in senso autoreferenziale, ma avviando legami e nuove esperienze in altre parti della diocesi. Cerchiamo parrocchie, associazioni e volontari nelle periferie della diocesi per mettere su altri punti migranti”.