Il Pnrr grande occasione di rilancio per la ricerca scientifica italiana, da quella di base fino al trasferimento tecnologico con le aziende, per progettare l’Italia del futuro. Sono concordi sulla strada da percorrere nei prossimi anni il ministro dell’Università e della ricerca Maria Cristina Messa, la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e il presidente dell’Accademia dei Lincei Giorgio Parisi, presenti all’Università Campus Bio-Medico di Roma in occasione della nomina a docente emerito di Massimo Inguscio, docente di fisica della materia ed presidente uscente del Cnr.
“Il governo pensa al futuro – ha sottolineato nel suo intervento il ministro Messa -: il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha una missione dedicata all’università, alla ricerca e alla formazione, un segnale molto forte che dimostra come il mondo della ricerca scientifica e della formazione siano stati messi su piano importante. Oggi siamo di fronte a un’occasione unica per rilanciare la ricerca e l’università: i fondi per ridare stabilità e fare programmazione ci sono, ora bisogna agire. E gli enti di ricerca dovranno saper trarre il massimo vantaggio da questa occasione”.
“Credo che oggi l’università debba lavorare sul valore economico e sociale della formazione – ha detto il rettore dell’Ateneo, Raffaele Calabrò -. Appassionare i giovani alla ricerca scientifica significa far capire loro le ricadute economiche e sociali per dare un futuro al Paese”. “Finalmente – ha osservato Inguscio nella sua lectio magistralis – la politica ha compreso quanto la ricerca sia importante per il pianeta e per l’uomo e quindi per il finanziamento della ricerca e il reclutamento di nuovi ricercatori”. Nella sua prima uscita da presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza ha ricordato: “Il nostro compito è far credere nella scienza, nella ricerca, nel futuro. Per ottenere la leadership industriale sono importanti la ricerca fondamentale e la collaborazione con le imprese”.