“Promuovere impegni finanziari commisurati ai bisogni reali delle popolazioni, per costruire le capacità locali dei servizi sanitari”; promuovere “un rinnovato impegno politico e finanziario per la copertura sanitaria universale, includendo nella stessa anche i trattamenti alla malnutrizione; la partecipazione dei Paesi del G20 al ‘Nutrition 4 Growth Summit’ di dicembre in Giappone, con l’obiettivo di assumere impegni politici e finanziari utili per integrare gli interventi sulla nutrizione nell’ambito della copertura sanitaria universale”. Sono le richieste di Azione contro la fame al Governo italiano, in vista del Vertice mondiale sulla salute (Global Health Summit) che si terrà domani a Roma, in modalità virtuale, ospitato dall’Italia nell’ambito della Presidenza di turno del G20, e dalla Commissione europea.
“Sosteniamo convintamente la pianificazione e lo sviluppo di campagne in tema di vaccinazione e accogliamo con favore una risposta coordinata e solidale al Covid-19. Tuttavia, riteniamo che i vaccini, da soli, non potranno arginare la ben più ampia crisi sanitaria in corso”, dichiara Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame, secondo il quale “è necessario affrontare in modo strutturale l’intera gamma di sfide sanitarie, a partire dalla lotta alla malnutrizione”. Per l’organizzazione, “il contrasto alle crisi alimentari, che generano denutrizione, rischia di essere il grande assente dalla risposta globale. Già prima dell’avvento del Covid-19, era affamata 1 persona su 9 nel mondo; nel 2020, con la pandemia, il numero di persone in condizioni di fame estrema ha raggiunto quota 155 milioni, il livello più alto degli ultimi cinque anni”. “Auspichiamo che il Governo italiano”, conclude Garroni, “operi con l’obiettivo di includere all’interno della dichiarazione finale un tema cruciale: la continuità delle cure essenziali anche in tempi di pandemia e che questa, nei Paesi colpiti da malnutrizione, includa gli interventi di nutrizione e salute materna e infantile”.