Sei famiglie cristiane sfollate per i bombardamenti sulla Striscia di Gaza sono state accolte dalla parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza. “Le famiglie, con diversi bambini, hanno trovato rifugio nelle sale parrocchiali – racconta al Sir il parroco, padre Gabriel Romanelli –; purtroppo i bombardamenti non cessano e non abbiamo sentore nemmeno di una minima tregua o cessate-il-fuoco. Prima di arrivare in parrocchia le famiglie erano state ospiti di amici e parenti”. Stamattina, rivela il parroco, “mentre uscivo per andare a dire messa presso le suore del Rosario uno di questi bambini, una ragazzina di pochi anni, mi si è avvicinata e mi ha detto che dopo tanti giorni aveva potuto riposare perché sentiva vicino la protezione di Gesù. ‘Gesù ci ama e ci protegge’, sono state le sue parole. Per queste famiglie la parrocchia è un’oasi di carità e lo sarà fin quando non potranno rientrare nelle loro case”. Secondo l’Unicef a Gaza sarebbero più di 38.000 le persone sfollate che hanno trovato riparo in 48 scuole. Altre 41 scuole risultano danneggiate.
Come detto anche dal parroco, i bombardamenti non cessano. Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno ripreso questa mattina gli attacchi sulla Striscia di Gaza, dopo una serie di raid condotti nella notte. Poco fa a Deir el-Balah nel centro della Striscia di Gaza, è stato distrutto un centro per la fabbricazione delle armi della Jihad Islamica palestinese. A riferirlo l’Idf. Durante i raid notturni sono morti quattro palestinesi, uno dei quali sarebbe un giornalista della Radio palestinese. Dall’inizio delle ostilità, lo scorso 10 maggio, sono 219 i palestinesi che hanno perso la vita nei raid di Israele sulla Striscia di Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas che governa l’enclave palestinese. Secondo l’Unicef, dal 10 maggio, sono stati 60 i bambini uccisi nella Striscia di Gaza, due in Israele.