“Un carisma poco social. Dimensione istituzionale ed efficacia della comunicazione digitale” è il titolo dell’approfondimento firmato sul numero 10 de “Il Regno Attualità” da Guido Mocellin, dedicato a come si stanno organizzando movimenti e associazioni nel pontificato di Francesco. Partendo dall’esempio di Chiara Amirante, l’autore ne riconosce la capacità, attraverso i social, di “influenzare oggi milioni di persone in Italia e nel mondo” e la definisce, in senso lato, una influencer. Non si può dire altrettanto delle istituzioni: tutte, secondo Mocellin, “presidiano con i propri siti e le proprie pagine ufficiali la rete e i social network, ma i contenuti con i quali riempiono questi spazi digitali sono, per l’appunto, istituzionali”. In tale modo, tranne rare eccezioni, reazioni, interazioni e visualizzazioni di video non sono così alte “come ci si potrebbe aspettare”. L’impressione d’insieme, secondo l’esperto, “rimane quella di una presenza rivolta prevalentemente all’interno di ciascun movimento”.
“Occorreranno analisi più approfondite e sistematiche per soppesare adeguatamente un fenomeno qui appena tratteggiato, il quale del resto riflette i paralleli limiti, rispetto ai social network, di tante diocesi e congregazioni religiose”, osserva ancora Mocellin, secondo il quale “è probabile che la dimensione istituzionale rappresenti un limite non superabile rispetto all’efficacia della comunicazione digitale. È quanto appare chiaro guardando all’esperienza della comunicazione delle imprese (se non anche a quella politica), che infine hanno trovato negli influencer, intesi questa volta in senso proprio, il miglior canale digitale per il loro marketing”.